In un caso che ha rapidamente catturato l’attenzione del pubblico su internet, una donna è stata accusata di aver tentato di riscuotere un prestito bancario utilizzando un uomo deceduto, presentato come suo zio, all’interno di una filiale bancaria di Bangu, nella città di Rio de Janeiro, Brasile.
tentativo di truffa in banca
La donna, accompagnata dall’uomo non più in vita e seduto su una sedia a rotelle, si è avvicinata agli impiegati della banca affermando di voler riscuotere un prestito di 3.000 euro. Questa somma, sosteneva, sarebbe stata utilizzata per acquisti domestici come un nuovo televisore e piccole ristrutturazioni. Durante l’operazione, la donna ha supportato fisicamente l’uomo, sostenendogli la testa e sollevandogli il braccio per la firma, comportamenti che hanno destato il sospetto dei dipendenti.
azione dei dipendenti e conferma dei sospetti
Gli impiegati, insospettiti dal totale assenza di movimenti autonomi da parte dell’uomo, hanno deciso di filmare l’accaduto con un cellulare e di allertare le autorità. Poco dopo, ispettori presenti sul luogo hanno confermato che l’uomo era effettivamente deceduto, accusando la donna di tentato furto aggravato e vilipendio di cadavere.
indagini e sviluppi
Al momento dell’interrogatorio, Erika De Souza Vieira Nunes, così si chiama la donna, ha sostenuto di essere la nipote dell’individuo e ha affermato che quest’ultimo era vivo all’arrivo in banca, sebbene i video di sorveglianza mostrassero chiaramente l’assenza di qualsiasi movimento volontario da parte sua. Ulteriori indagini hanno rivelato che l’uomo era stato dimesso dall’ospedale poco tempo prima, dopo un trattamento per polmonite. La legale della donna insiste sul fatto che il decesso sia avvenuto all’interno della banca, ma gli esami medici preliminari disconoscono questa versione, evidenziando la presenza di segni che indicano una morte non recente.
prosecuzione delle indagini
La polizia è attualmente alla ricerca dell’autista del veicolo pubblico che ha trasportato i due alla banca, per corroborare ulteriormente i fatti con la sua testimonianza. Ci vorranno ancora alcuni giorni per la relazione medico-legale completa, che chiarirà definitivamente le circostanze e la tempistica del decesso. Nel frattempo, l’accusa mantiene una posizione ferma riguardo la gravità degli atti commessi dalla donna e l’intenzione di portare avanti le indagini per fare piena luce sulla vicenda.