Allerta meteo del 10 aprile: previsti temporali intensi e calo delle temperature
cambiamento delle condizioni atmosferiche
Il 10 aprile segnerà un significativo cambiamento nelle condizioni meteorologiche dell’Italia, con un ritorno del maltempo caratterizzato da piogge diffuse su gran parte del territorio nazionale. La Protezione Civile ha emesso un’avviso di allerta gialla per temporali e rischio idrogeologico in numerose regioni del centro e del nord Italia, causato dall’arrivo di una perturbazione atlantica. Questo fronte meteorologico, portando con sé una massa d’aria fredda, causerà una notevole diminuzione delle temperature, riportando condizioni più autunnali.
regioni interessate
Le aree interessate dall’allerta includono:
– Abruzzo
– Lombardia
– Umbria
– Trentino Alto Adige
– Veneto
In tali regioni si prevede l’insorgenza di piogge e temporali in diversi settori, accompagnati da un accresciuto rischio idrogeologico in alcune zone specifiche. Le criticità maggiore sono state identificate in bacini idrografici e pianure, testimoniando la vasta portata delle perturbazioni in arrivo.
dettagli sul maltempo nelle regioni
Il Veneto, l’Abruzzo, la Lombardia e l’Umbria si confrontano con un imminente allerta gialla, dovuta principalmente a:
– Nel Veneto: interessati il bacino dell’Adige, del Garda, i Lessini, e l’Alto Brenta-Bacchiglione-Alpone.
– In Abruzzo: criticità per i bacini dei fiumi Tordino e Vomano, e il bacino del Pescara.
– In Lombardia: l’attenzione si concentra sull’alta pianura orientale, la pianura centrale, i laghi e le prealpi orientali e occidentali, insieme alle Orobie bergamasche.
– Umbria: i fiumi Chiani-Paglia, Nera-Corno, Trasimeno-Nestore, Chiascio-Topino, Medio Tevere e Alto Tevere.
rischio idrogeologico e previsioni future
Oltre al Veneto, all’Abruzzo e alla Lombardia, il rischio idrogeologico si estende anche al Trentino Alto Adige e, nuovamente, al Veneto, con particolare riferimento al bacino del Po, il Fissero-Tartaro-Canalbianco e il Basso Adige. Le previsioni meteo segnalano un incremento della copertura nuvolosa sull’intero territorio nazionale, con le precipitazioni più intense previste prevalentemente nel nord e nel centro. Il calo delle temperature, successivo a giorni di calore anomalo, porterà a nevicate sulle Alpi e sulle Prealpi a quote superiori ai 1500 metri.