La recente apparizione di Gino Cecchettin nel programma televisivo Verissimo ha aperto una finestra sul profondo dolore e sull’unità familiare che ha seguito la tragica perdita della figlia Giulia. Questo racconto porta alla luce non solo la sofferenza vissuta ma anche la forza che può emergere in seguito a tali eventi devastanti.
il racconto di un padre
Durante l’intervista, Cecchettin ha condiviso i momenti trascorsi con Giulia, sottolineando l’improvviso vuoto lasciato dalla sua scomparsa a causa del fidanzato Filippo Turetta. Il periodo di angoscia iniziale, in cui non si avevano notizie della ragazza, ha dato spazio, nel tempo, a una riflessione più ampia sulla perdita e su come ricostruire dopo un tale evento.
rapporti ricostruiti e guardare avanti
Nonostante la tragedia, Gino ha mantenuto contatti cordiali con i genitori di Turetta, condividendo auguri durante le festività. Un gesto che testimonia la volontà di andare oltre il dolore, pensando al bene dell’altro figlio di Turetta, per non farsi travolgere dalla disperazione.
momenti di gioia e il processo di guarigione
Il dolore per la perdita di Giulia convive con i momenti di leggerezza vissuti insieme ai suoi altri due figli, Davide ed Elena. Un viaggio al CERN di Ginevra ha offerto l’occasione per un momento di spensieratezza, durante il quale i fratelli hanno danzato insieme, simboleggiando un passaggio graduale verso una nuova normalità.
un libro per non dimenticare
Cecchettin ha deciso di scrivere un libro raccontando la sua esperienza, mosso dalla paura di perdere i ricordi di sua figlia. Questo progetto si è trasformato in un modo per immortalare i momenti condivisi con Giulia, con il soprannome “papino” come dolce ricordo di un’affettuosità che rimarrà impressa per sempre. L’obiettivo di questa pubblicazione va oltre il personale: i proventi saranno infatti devoluti a un’associazione che aiuta le donne in difficoltà, come segno di impegno verso chi si trova in situazioni simili a quella vissuta da Giulia.