La terra continua a tremare nelle aree circostanti il Golfo di Pozzuoli, evento che rappresenta la prosecuzione di un’attività sismica già in atto da diverse settimane. La recente scossa di magnitudo 2.5, centrata nel mare vicino alla costa e sperimentata come particolarmente lunga e potente a causa della sua scarsa profondità di soli 2.6 chilometri, segna la più significativa oscillazione riportata giornalmente nell’area dei Campi Flegrei.
le ripercussioni della scossa
percezione e intensità
La popolazione del napoletano, dopo una notte turbata dai movimenti tellurici, ha distintamente avvertito questa ulteriore oscillazione nelle prime ore del pomeriggio, segnalata come la quarta ma più forte scossa della giornata. Le autorità e l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) sono in allerta, monitorando attentamente l’evoluzione dello sciame sismico e del bradisismo, fenomeno geologico di risalita del suolo tipico dell’area, che negli ultimi mesi ha accelerato il suo ritmo.
ansie e rassicurazioni
L’inquietudine cresce tra i cittadini, preoccupati per un’eventuale eruzione del cosiddetto “supervulcano” dei Campi Flegrei. Nonostante l’apprensione generalizzata, gli specialisti dell’INGV tranquillizzano la popolazione, confermando l’assenza di un’imminente minaccia vulcanica. Rimane fondamentale seguire con attenzione le direttive emesse dalle autorità locali per far fronte ad eventuali emergenze.