Il 18 maggio 2022 rappresenta una data tragica per l’Italia intera, segnando l’incidente che portò alla scomparsa di Tommaso D’Agostino, un bambino di appena 4 anni. Colpito da un’automobile all’interno del parcheggio della scuola dell’infanzia Primo Maggio a L’Aquila, l’evento ha sollevato un’ondata di sgomento e dolore, mettendo in luce questioni cruciali legate alla sicurezza nei contesti scolastici.
la richiesta di risarcimento da parte della famiglia d’agostino
Durante la sessione del Tribunale dell’Aquila, avvenuta il 2 aprile 2024, i congiunti del piccolo Tommaso hanno avanzato una richiesta di risarcimento danni da due milioni di euro. Questa somma, sebbene non in grado di colmare il vuoto lasciato dalla perdita, mira a rappresentare un riconoscimento del dolore e del danno inflitto alla famiglia.
Il legale rappresentante dei D’Agostino, Tommaso Colella, ha diretto l’accusa verso diverse parti responsabili, tra cui il Ministero dell’Istruzione, il Comune dell’Aquila e l’assicurazione del veicolo implicato nell’incidente, guidato da Zhorova Radostina Balabanova. Il fulcro dell’accusa risiede nella mancanza di adeguate misure di sicurezza nell’area scolastica e nella negligenza della Balabanova, che non avrebbe attivato il freno a mano dell’auto.
ulteriori sviluppi del processo
L’avanzamento del processo vede programmata una prossima udienza per il 26 giugno, in cui la difesa della Balabanova, accusata di omicidio stradale e lesioni, esplorerà la possibilità di un rito abbreviato. In aggiunta, sono sotto indagine anche i responsabili del servizio di prevenzione dell’istituto Mazzini, del settore edilizia scolastica del Comune dell’Aquila e la dirigente scolastica, tutti potenzialmente coinvolti nella gestione della sicurezza.
La tragica vicenda ha catalizzato l’attenzione sull’esigenza vitale di garantire l’incolumità degli studenti, stimolando iniziative per il miglioramento delle condizioni di sicurezza nelle scuole. Benché nulla possa sopperire al dolore della perdita di Tommaso, la speranza è che questa dolorosa esperienza possa contribuire a prevenire future tragedie. La storia di Tommaso D’Agostino rimarrà un monito sulla necessità di adottare ogni precauzione per proteggere i più vulnerabili.