L’emozionante racconto di Alberto Zanchetta e Greta, una coppia le cui vite sono state bruscamente segnate dalla malattia, ma che ha trovato nel loro amore un faro di luce in tempi oscuri. La commovente storia dell’unione di questi due fidanzati, intervallata dalla perdita di Alberto solo quattro giorni dopo il matrimonio, ha toccato il cuore di molti.
la commovente storia di alberto e greta
Alberto Zanchetta
, a soli 31 anni, ha deciso di sposare la sua compagna di lunga data Greta nonostante fosse affetto da una grave malattia. Questo gesto di amore puro è avvenuto mentre Alberto era ricoverato in ospedale. Il suo desiderio era quello di unire la sua vita a quella della donna che amava, nonostante il poco tempo a sua disposizione. La cerimonia, organizzata in fretta, ha visto la presenza del sindaco di Aviano, Paolo Tassan Zanin, che ha riconosciuto immediatamente la gravità della situazione e ha espresso il suo desiderio di facilitare le nozze.
l’ultimo atto d’amore
Nelle parole del sindaco, la storia di Alberto e Greta emerge come un racconto di amore incondizionato e di coraggio davanti alle avversità della vita. Nonostante le limitazioni imposte dalla malattia, la coppia ha vissuto momenti di felicità che rimarranno impressi nella memoria di tutti coloro che hanno assistito alla loro unione.
il gesto d’amore continua
La tragica scomparsa di Alberto ha scatenato un’ondata di solidarietà che si è tradotta in numerose donazioni in suo nome. Questi contributi saranno devoluti al Cro di Aviano per sostenere la ricerca sul cancro, nella speranza di rendere possibile ciò che per Alberto non è stato.
un ricordo indimenticabile
Greta
, la moglie affranta, ha condiviso un’immagine simbolica della loro unione sui social media: le loro mani unita dalle fedi nuziali. Con questa immagine, ha voluto trasmettere un messaggio potente: _“L’amore vince su tutto!”_
Alberto, figura ben conosciuta nella comunità di Aviano e residente a San Giacomo di Veglia con Greta, si era distinto per il suo impegno nella Protezione Civile e per il suo lavoro all’Avepa di Treviso, seguito alla laurea in Scienze dell’Ambiente. La sua battaglia contro la malattia, scoperta soltanto due anni prima, e il suo amore indomito per Greta rimarranno nei cuori di chi ha avuto l’onore di conoscerlo.