Il mondo del giornalismo sportivo è stato colpito da una grave perdita. Enzo D’orsi, figura emblematica del Corriere dello Sport e ideatore della Supercoppa Italiana, è mancato all’età di 71 anni. La sua scomparsa lascia un vuoto non solo nel cuore dei familiari – la moglie Maria Paola, i figli e i nipoti – ma anche tra colleghi e appassionati di calcio che hanno sempre seguito le sue esemplari corrispondenze dai maggiori campi di calcio internazionali.
una carriera leggendaria
D’Orsi ha avuto il privilegio di raccontare momenti indelebili del calcio mondiale, partecipando a 4 mondiali, 5 europei e numerose finali di Champions League. Saluzzo, la cittadina collinare in provincia di Cuneo dove ha trascorso gli ultimi anni, ricorderà il suo contributo al giornalismo e al mondo sportivo.
le collaborazioni e il contributo al calcio
Oltre al suo ruolo di capo redattore per il Corriere dello Sport, D’Orsi ha lasciato il segno collaborando con diverse testate come Rigore, Leggo e Paese Sera. La sua umiltà e gentilezza lo hanno reso una figura ben voluta nella redazione, riconosciuto per il suo approccio umile ma altamente professionale. Ideatore della Supercoppa d’Italia, ha giocato un ruolo chiave nel panorama calcistico italiano, anche se ha sempre cercato di minimizzare il suo contributo personale.
passione per il calcio e opere letterarie
D’Orsi non era solo un giornalista, ma anche un vero appassionato del bel gioco. La sua simpatia per il Manchester United e l’ammirazione per Alfredo Di Stefano, considerato da lui il miglior calciatore di tutti i tempi, evidenziano la profondità della sua passione calcistica. La sua collezione di maglie calcistiche originali – più di 350 pezzi – testimonia l’entusiasmo e l’attenzione per ogni dettaglio del mondo del calcio. Autore di tre libri dedicati alla Juventus, è stato un narratore attento e preciso delle vicende del club bianconero.
Il ricordo di Enzo D’Orsi non sarà mai dimenticato da chi ha avuto l’onore di conoscerlo o di leggere le sue parole. Un uomo la cui vita e carriera sono state guidate dalla passione per il giornalismo e l’amore per il calcio, lasciando un’eredità che continuerà a influenzare il mondo dello sport per anni a venire.