Il commovente gesto del fratello di Saman Abbas al funerale: un addio che tocca il cuore

L’ultimo saluto a Saman Abbas ha finalmente trovato il suo compimento il 26 marzo 2024, a due anni dalla sua tragica scomparsa. La cerimonia si è svolta nel pieno rispetto delle tradizioni islamiche, tenendosi in forma riservata presso il cimitero di Novellara. La giovane, originaria del Pakistan, ha lasciato un segno indelebile nella comunità a causa della sua tragica fine, legata al rifiuto di un matrimonio combinato imposto dalla famiglia.

un tributo d’amore e memoria

Il fratello di Saman ha voluto rendere omaggio alla sorella con una stele che ne ricorda l’amore e il coraggio. Sull’epigrafe, corredata da una delle fotografie più iconiche di Saman, sono state incise parole di profondo affetto e nostalgia, simbolo di un legame che va oltre la morte. Questo gesto, avvenuto alla presenza di un ristretto gruppo, tra cui Elena Carletti, Sindaca di Novellara, e rappresentanze della comunità islamica locale, ribadisce la volontà di mantenere viva la memoria della giovane.

un’eredità di lotta e libertà

Il cuore di questo tributo non riguarda solo il ricordo personale, ma si estende a un messaggio più ampio, di lotta contro ogni forma di violenza e oppressione. Saman, a soli 18 anni, ha incarnato un simbolo di resistenza contro i matrimoni forzati, pagando il massimo prezzo per la propria indipendenza. La sepoltura a Novellara, accanto a Augusto Daolio, figura emblematica della libertà andata, sotto il patrocinio del Comune, non è solo un gesto di omaggio ma un segnale di impegno collettivo a difesa dei diritti fondamentali dell’individuo.

La vicenda di Saman, che ha coinvolto la giustizia con la condanna dei genitori e la parziale assoluzione di alcuni famigliari, continua a generare un’eco di giustizia e sensibilizzazione. Il sacrificio di Saman non è stato vano, divenendo faro di speranza per tutte le donne che combattono per la propria libertà e dignità. La sua storia, grazie a queste celebrazioni, rimane un monito a non dimenticare, a far sì che le future generazioni possano vivere in un mondo più giusto e libero.