Il mondo della musica classica è in lutto per la scomparsa di Maurizio Pollini, pianista di fama mondiale e figura emblematica del panorama musicale internazionale. L’artista ci ha lasciati all’età di 82 anni, dopo aver combattuto una lunga malattia. La sua ultima esibizione risale a febbraio del precedente anno, momento dopo il quale tutti i suoi impegni furono annullati a causa del deterioramento delle sue condizioni di salute.
Maurizio Pollini e il suo legame con La Scala
Nato nel 1942, Maurizio Pollini si era affermato nel panorama musicale già dalla giovane età, riscuotendo un successo internazionale immediato grazie alla vittoria del prestigioso concorso pianistico Chopin. La sua carriera fu costellata di esibizioni nei teatri più prestigiosi al mondo, dove esplorava sia il repertorio classico che quello contemporaneo.
L’ultimo concerto e il cordoglio del mondo della musica
Il tutto ebbe inizio nel 1958 quando debuttò a La Scala di Milano, teatro che segnò sia l’inizio che la conclusione della sua carriera con l’ultima esibizione il 13 febbraio, eseguendo brani di Schoemberg. La notizia della sua scomparsa ha profondamente colpito colleghi e ammiratori, lasciando un vuoto incolmabile nel cuore di quanti hanno avuto il privilegio di ascoltarlo e collaborare con lui.
La moglie Marilisa e il figlio Daniele sono stati sommersi dai messaggi di cordoglio da parte di tutto il mondo della musica, dimostrando l’ampia stima e l’affetto che Maurizio Pollini aveva saputo conquistare nel corso degli anni. Anche nella difficile fase della malattia, l’artista non aveva perso la sua passione per la musica, sebbene fosse stato costretto a rinunciare agli impegni, come il concerto di beneficenza per gli alluvionati delle Marche nel novembre 2022.
Il commiato
La Scala di Milano ha annunciato che, similmente a quanto avvenuto per la prima ballerina Carla Fracci, verrà allestita una camera ardente all’interno del prestigioso teatro per dare l’ultimo saluto a uno dei più grandi musicisti del nostro tempo. La direzione del teatro e l’intero mondo artistico ricordano Maurizio Pollini non solo come un eccelso pianista, ma come un riferimento fondamentale per la vita culturale e artistica oltre mezzo secolo.
Pollini non è stato solamente un gigante della musica, ma anche un fervente appassionato di fisica e saggi di divulgazione scientifica, dimostrando una curiosità e una versatilità mentale che lo ha portato a eccellere in ogni campo che ha deciso di esplorare.
La sua scomparsa marca la fine di un’era nella musica classica, lasciando un’eredità di passione, dedizione e talento che continuerà a ispirare generazioni future.