Nelle aule giudiziarie emergono sconvolgenti verità relative al processo che vede Alessandro Impagnatiello unico imputato per l’omicidio di Giulia Tramontano. Durante la quarta udienza, si sono susseguite diverse testimonianze, tra cui quella di un collega del barman, il quale ha lanciato una luce ancora più cupa sull’accusato, rivelando episodi di menzogne e furti.
rivelazioni inedite in aula
Il collega di lavoro di Impagnatiello ha condiviso con il tribunale dettagli allarmanti riguardanti il comportamento dell’imputato. Spesso questi ricorresse a menzogne riguardanti gravi condizioni di salute dei suoi genitori per giustificare assenze o partenze anticipate dal lavoro. Inoltre, avrebbe sottratto denaro e oggetti di valore dall’ambiente lavorativo, mettendo in difficoltà i colleghi e l’intera gestione.
– Alessandro Impagnatiello
– Giulia Tramontano
il giorno del crimine
Il 27 maggio, giorno della tragica scomparsa di Giulia Tramontano, il collega ha narrato che Impagnatiello avrebbe dovuto chiudere il lavoro in serata ma, aggrappandosi nuovamente a una scusa legata alla presunta malattia della madre, ha lasciato il posto di lavoro in anticipo. L’atteggiamento dell’uomo, marcato da uno sguardo perso e un visibile stato di agitazione, non ha mancato di suscitare sospetti. Il giorno successivo, nonostante la tragedia, si è presentato al lavoro con un’improvvisa zelante normalità, distribuendo brioches ai colleghi e discutendo di nuovi cocktail, nonostante mostrasse tracce di una profonda stanchezza.
Queste rivelazioni offrono una prospettiva inquietante sugli eventi che hanno condotto all’omicidio di Giulia Tramontano, aggiungendo ulteriori elementi a un quadro già di per sé turbolento e carico di dolore. La ricerca della verità continua, nella speranza che giustizia possa essere fatta per la vittima e i suoi cari.