L’emozione e il dolore hanno avvolto la comunità durante l’ultima cerimonia in memoria di Andreea Rabciuc, svolta nella Cattedrale di Jesi. La giovane, scomparsa nel 2022 e di cui si erano perse le tracce per un lungo periodo, è stata ritrovata in un casolare diroccato a Castelplanio, sollevando un velo di mistero e tristezza intorno alla sua scomparsa. Molti, uniti nel ricordo, hanno partecipato a darle l’ultimo saluto, rendendo omaggio alla sua memoria in una giornata carica di significato.
l’ultimo saluto
La scoperta dei resti di Andreea ha rappresentato un momento di svolta nelle indagini sulla sua scomparsa. Trovata all’interno di una proprietà privata, la conferma dell’identità attraverso esami del DNA ha finalmente permesso alla famiglia di piangerne la perdita.
Il funerale, caratterizzato da una barella bianca adornata di fiori colorati e da un pupazzo a forma di unicorno, simbolo dell’amore di Andreea per questi animali fantastici, ha visto una grande partecipazione. Oltre ai familiari, molti amici e conoscenti si sono stretti attorno al dolore di Georgeta Cruceanu, madre di Andreea, e del suo compagno Simone Gatti, manifestando il loro affetto e il loro cordoglio.
le assenze significative
La cerimonia ha registrato l’assenza di figure chiave nella vita di Andreea, come il padre biologico e l’ex fidanzato Simone Gresti, attualmente l’unico indagato in relazione al suo decesso. La ricerca della verità, costellata da elementi inquietanti come messaggi, litigi e indizi ritrovati sul luogo del ritrovamento, continua a tenere banco, a sottolineare i molti interrogativi ancora aperti.
un tributo toccante
Durante il commiato, amici e colleghi hanno voluto ricordarla attraverso parole di affetto e stima, esprimendo il vuoto lasciato dalla sua prematura scomparsa. Un messaggio particolarmente toccante è stato dedicato ad Andreea, descrivendola come una persona dal cuore generoso e dall’animo libero, capace di donare amore incondizionato e di difendere sempre le sue convinzioni con coraggio.
L’immagine di Andreea, con il suo spirito indomito e la sua vivacità, permane nei ricordi di chi l’ha conosciuta, come simbolo di una luce che non si spegne anche nell’oscurità del dolore.