Il tragico destino di Antonella De Rosa ha scosso profondamente la comunità di Montecatini Terme, in Toscana, oltre a provocare sgomento in Brasile, dove la sua vita ha trovato una fine drammatica. Originaria di una piccola cittadina toscana, dove aveva trascorso molteplici anni felici insieme alla madre e alla sorella, Antonella decise di trasferirsi in Brasile, perseguendo una nuova vita e carriera.
l’atroce delitto
La morte di Antonella De Rosa, avvenuta il 26 febbraio, è stata il culmine di una serie di eventi drammatici che hanno seguito la rottura con l’ex marito. Dopo un’intensa lite, é stata brutalmente colpita con un bastone dall’uomo, che ha poi occluso il suo corpo in giardino. Il sostegno alla sua azione, basato sulla presunta autodifesa in seguito ad un’aggressione da parte di Antonella, non ha trovato conferme durante l’indagine.
Dopo aver trascorso un giorno intero con il corpo dell’ex moglie, l’uomo ha deciso di seppellirla nel giardino dell’abitazione che i due condividevano, dove il corpo è rimasto nascosto per dieci giorni. La confessione dell’ex coniuge è giunta solo a distanza di giorni dal ritrovamento del corpo, quando le autorità brasiliane stavano già indagando sulla scomparsa della donna, allertate dai vicini di casa e dalla preoccupata famiglia di Antonella, che aveva perso i contatti con lei.
il contesto della tragedia
La vita di Antonella in Brasile era caratterizzata dal suo impegno professionale in una casa di riposo per anziani, dove era apprezzata per il suo lavoro e la sua dedizione. Il suo trasferimento in Brasile da Montecatini Terme sembrava inizialmente un nuovo inizio, lontano dalle sofferenze passate e con nuove opportunità di vita e crescita personale.
La casa dove si è consumato l’atroce delitto si situa nella rua Josè Castelani ad Araquari, nel tranquillo stato brasiliano di Santa Caterina. Questo tragico evento ha messo in luce non solo la fine di una vita spezzata in circostanze drammatiche ma ha anche risvegliato le comunità di due nazioni, l’Italia e il Brasile, unite nel ricordo di Antonella e nella condanna di un gesto di inaudita violenza.