L’ultima cerimonia in memoria di Sara Buratin, la donna di 41 anni tragicamente scomparsa a causa delle violenze perpetrate dal compagno, ha suscitato una vasta partecipazione nella cittadina di Bovolenta. La commozione generale si è manifestata non solo tra i familiari dell’vittima, ma anche nella comunità locale, evidenziando il profondo impatto di questa tragedia. In tale contesto, le circostanze che hanno portato alla sua morte e il successivo gesto estremo compiuto dall’aggressore ripropongono un’accesa riflessione sui temi della violenza domestica e della protezione delle vittime.
Il triste epilogo di Sara Buratin: una comunità in lutto
La celebrazione funebre per Sara Buratin è stata segnata da una vasta partecipazione, con numerosi cittadini che hanno voluto offrire il proprio sostegno alla famiglia della vittima, soprattutto alla figlia quindicenne, improvvisamente orfana. Nonostante la crisi nella relazione con il compagno, che aveva portato Sara e la figlia a trasferirsi dalla madre di Sara, la tragica escalation di violenza ha lasciato tutti sgomenti. La chiesa di Bovolenta, luogo della cerimonia, si è rivelata troppo piccola per contenere tutti coloro che desideravano porgere l’ultimo saluto, con molti partecipanti costretti a rimanere all’esterno. Don Lodovico Casaro, il sacerdote che ha officiato la messa, ha espresso vicinanza e conforto alle famiglie colpite da questa tragedia.
La violenza irreparabile contro Sara
Il terribile delitto che ha visto Sara Buratin perdere la vita per mano del compagno Alberto Pittarello sconvolge profondamente per la sua brutalità. L’aggressione, conclusasi con l’uso di un coltello da caccia e risultata in circa 50 coltellate, secondo i risultati dell’autopsia, manifesta una ferocia inaudita. La decisione di Pittarello di porre fine alla propria vita nelle acque del fiume Bacchiglione, dopo l’omicidio, aggiunge un ulteriore strato di tragedia a un evento già di per sé devastante.
Le comunità di Bovolenta e oltre si trovano così a riflettere sul valore della prevenzione della violenza domestica e sulla necessità di fornire adeguato supporto alle vittime di tali dinamiche, nella speranza di prevenire future tragedie di questa natura.