L’ex velina di Striscia la Notizia, Elena Barolo, ha recentemente reso pubblica la sua battaglia contro un tumore uterino, nonostante l’entità benigna della malattia. La procedura chirurgica a cui si è sottoposta, della durata di cinque ore, si è rivelata un successo. Le parole di Barolo, condivise in un’intervista, offrono uno sguardo sulla sua esperienza e sul percorso che l’ha portata alla diagnosi e al successivo trattamento.
la scoperta e il percorso verso l’intervento
Il viaggio di Elena Barolo nel mondo della medicina ha avuto inizio un decennio fa, quando una visita di routine ha portato alla scoperta di un’escrescenza nell’utero, un mioma uterino. Questi tumori, di natura benigna, non hanno inizialmente causato particolari disturbi, spingendo i medici a consigliare controlli periodici. Con il passare degli anni, Il numero di miomi è aumentato, così come le dimensioni di ciascuno di essi, portando a sintomi più evidenti e disturbanti.
Le preoccupazioni sono cresciute quando Barolo ha iniziato a sperimentare cicli mestruali abbondanti e dolorosi, accompagnati da una visibile protuberanza addominale. Di fronte a questa situazione, e considerando il potenziale impatto sulla fertilità futura, la decisione di procedere con l’intervento chirurgico è diventata inevitabile.
l’operazione e il seguito
Dopo anni di monitoraggio e fronteggiando un aumento dei sintomi, Elena Barolo si è affidata alle mani esperte dei chirurghi, sottoponendosi a un intervento destinato a rimuovere gli otto miomi uterini accumulatisi nel tempo. L’ex velina ha affrontato il tutto con un misto di tensione e serenità, trovando conforto nel pensiero del suo cagnolino Whisky nel momento precedente l’anestesia generale.
Fortunatamente, l’esito dell’operazione è stato positivo, come confermato dalla stessa Barolo, che oggi può considerarsi libero dai miomi che tanto disagio le avevano causato. Il chirurgo, al suo risveglio, le ha rivelato l’estensiva natura dell’operazione, rimuovendo una quantità di tessuto comparabile a quello di un bambino al quinto mese di gravidanza.
Elena Barolo, con la sua testimonianza, non solo ha condiviso una pagina personale della sua vita, ma ha anche lanciato un messaggio di consapevolezza sulla salute femminile, sottolineando l’importanza dei controlli regolari e dell’ascolto del proprio corpo. La sua storia si aggiunge a quelle di molte donne che hanno affrontato percorsi simili, rappresentando un incoraggiamento a non sottovalutare segnali che il corpo può inviare.