Recentemente, Ilary Blasi ha fatto ritorno all’attenzione dei media, ma non per le ragioni usuali. Il suo ultimo libro, “Che Stupida”, ha suscitato discussioni non per il suo contenuto, ma per le sue vendite, che hanno deluso le aspettative. Secondo le fonti del settore, il numero di copie vendute è stato decisamente basso. Approfondiamo i dettagli e le reazioni che hanno circondato il lancio di quest’opera.
l’insuccesso di “che stupida”
L’ex conduttrice de l’Isola dei Famosi, Ilary Blasi, si è trovata sotto i riflettori, ma per motivi poco lusinghieri. Il suo libro “Che Stupida” non ha raggiunto i risultati sperati sul mercato. Selvaggia Lucarelli, nota giornalista, ha commentato le vendite del libro, affermando che si tratta di un vero e proprio flop. “Il pubblicizzatissimo libro di Ilary Blasi ‘Che Stupida’ ha venduto 8.470 copie”, ha rivelato, basandosi su dati forniti da GFK.
le ragioni di un flop
Professionisti e lettori hanno cercato di indagare i motivi dietro questa performance deludente. Uno dei fattori chiave sembra essere la mancanza di novità nel contenuto. Il libro, infatti, è parso troppo simile a quanto già esposto in precedenza da Blasi, in particolar modo nel docu-film Netflix “Unica”. Questa ripetitività, unita a una promozione eccessiva, sembra aver affossato le possibilità di successo del libro.
reazioni e commenti
Anticipatamente, Ilary Blasi ha preferito non commentare la situazione. Nel frattempo, Francesca Barra, giornalista che ha presentato “Che Stupida” alla Feltrinelli di Milano, ha fornito un punto di vista diverso. Barra ha sottolineato la coerenza del libro con il modo di comunicare di Blasi, respingendo implicitamente le voci su un presunto ghostwriter dietro l’opera. “Nel leggerlo ho ritrovato la sua stessa modalità di comunicare e parlare”, ha dichiarato Barra, confermando un’autenticità che non si è, però, tradotta in vendite.
Il caso di “che stupida” dimostra come non sempre le aspettative vengano incontro alle performance. nonostante la celebrità di ilary blasi e una consistente campagna promozionale, il libro non è riuscito a decollare, lasciando spazio a riflessioni sulle dinamiche del mercato editoriale e sulle aspettative del pubblico.