All’alba del 29 febbraio, Napoli e dintorni sono stati svegliati da una scossa di terremoto che si è manifestata nei Campi Flegrei. Questo evento ha destato preoccupazione tra gli abitanti, nonostante non si siano registrati danni a persone o strutture. Questo episodio ricorda la vulnerabilità del territorio campano, situato in una delle aree più a rischio sismico d’Italia. Vediamo più dettagliatamente cosa è successo e le reazioni delle autorità locali.
il risveglio sismico di napoli
Alle 5.45 del mattino, una scossa con magnitudo 1,5 della scala Richter, con epicentro presso il vulcano Solfatara a Pozzuoli, ha risvegliato molti cittadini. La zona ovest di Napoli ha percepito distintamente il movimento a causa della bassa profondità dell’epicentro, appena 0,6 chilometri, che è stata accompagnata da un forte boato. Fortunatamente, non sono stati riscontrati danni a persone o edifici.
comunicazione e vigilanza
A seguito del terremoto, il Comune di Pozzuoli ha prontamente informato la popolazione tramite i social media, invitando a segnalare eventuali danni. La Polizia Municipale e i Pompieri sono stati allertati per fronteggiare qualsiasi emergenza. Inoltre, è stato consigliato di consultare gli aggiornamenti dell’Osservatorio Vesuviano dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) per restare informati sulla situazione.
la campania e il rischio sismico
La Campania fa parte delle zone italiane classificate come Zona 1 per rischio sismico, al pari di altre regioni quali Friuli Venezia Giulia, Abruzzo, Molise e Umbria. Questa classificazione richiede una particolare attenzione e preparazione da parte dei cittadini su come comportarsi in caso di sisma.
Il 28 febbraio, sempre nella zona di Pozzuoli, erano già state avvertite due scosse di terremoto, che hanno incluso l’evacuazione preventiva di una scuola. Questi eventi fanno parte di uno sciame sismico che sta interessando i Campi Flegrei, un’area storicamente vulcanicamente attiva. Le autorità locali invitano la cittadinanza a mantenere la calma e a segnalare eventuali disagi o problemi legati alla sismicità nella regione.