Chiara Ferragni e il Fisco: Ecco Come Paga Solo l’1% di Tasse Sui Profitti delle Sue Aziende

Chiara Ferragni, icona di stile e influencer di fama mondiale, è riuscita a costruire un vero e proprio impero economico, abilmente strutturato per ridurre la tassazione delle sue società in modo legale, ottenendo una diminuzione delle imposte fino al 95%. Questo risultato è stato raggiunto attraverso una serie di strategie fiscali che sono state approfonditamente analizzate in un libro che promette di offrire uno sguardo dettagliato sui bilanci dell’imprenditrice.

l’esplosione del caso balocco e la gestione finanziaria di ferragni

Il cosiddetto “caso Balocco” ha gettato luce sui metodi con cui Chiara Ferragni ha organizzato le finanze delle sue imprese. Un libro, intitolato “Fiscalmente inattaccabile. La strategia definitiva per ridurre drasticamente le imposte e vivere serenamente il rapporto con il fisco”, di Gianluca Massini Rosati, si addentra nei particolari finanziari delle attività della Ferragni, rivelando le tecniche attraverso le quali l’imprenditrice minimizza il carico fiscale. Questi approcci, sebbene legali, stimolano un vivace dibattito sull’etica finanziaria e sulla gestione delle imprese.

le società di chiara ferragni

All’interno dell’universo imprenditoriale di Chiara Ferragni, emergono due realtà operative principali:

Fenice srl (precedentemente nota come Serendipity), con Chiara Ferragni in qualità di amministratrice delegata, ha evidenziato un fatturato di 14,2 milioni di euro nel 2022.
Tbs Crew Srl, un’azienda che oltre a essere stata sanzionata dall’Antitrust, si occupa della gestione di numerose altre iniziative legate all’influencer.

Al vertice di queste attività si trova Sisterhood, la holding della Ferragni, che coordina gli asset immateriali, incassando royalties legate ai brand e all’immagine della stessa Ferragni. Questa struttura aziendale, raffinata nel tempo, le consente di beneficiare enormemente in termini fiscali, pagando soltanto l’1,2 per cento di tasse sugli utili.

la strategia finanziaria

Il meccanismo alla base dei vantaggi fiscali sfruttati da Ferragni si fonda sulla cosiddetta struttura “holding-trading-Ss”, che trae beneficio dalla normativa Madre-Figlia. Questa disposizione legislativa prevede che solo il 5% degli utili distribuiti da una società figlia alla madre sia soggetto a tassazione. In questo modo, l’imposizione fiscale si riduce drasticamente, passando dal 26% all’1,2%, permettendo alle società di Chiara Ferragni di conservare la maggior parte dei loro utili.

Il caso di chiara ferragni illustra come, attraverso un ingegnoso approccio alle normative fiscali, sia possibile ottenere significative riduzioni delle imposte, suscitando al contempo discussioni sulle politiche fiscali e sulla loro applicazione nel mondo dell’imprenditoria digitale e non solo.