Il tragico evento avvenuto a Cisterna di Latina, che ha visto protagonista il maresciallo della Guardia di Finanza Christian Sodano, ha suscitato grande clamore e sconcerto a livello nazionale. L’accusa di duplice omicidio che grava su di lui per la morte della madre e della sorella della sua ex fidanzata Desyrèe Amato ha sollevato numerose questioni su premeditazione e movente.
le dichiarazioni e gli elementi dell’indagine
i fatti
In uno sconcertante atto di violenza, Sodano ha utilizzato la sua pistola d’ordinanza per togliere la vita a Nicoletta e Renèe, rispettivamente madre e sorella di Desyrèe Amato, sua ex fidanzata. La giovane Desyrèe, unica superstite, ha miracolosamente evitato il fato delle sue familiari, riuscendo a fuggire e a chiedere aiuto. L’équipe televisiva di Ore 14, guidata dal conduttore Milo Infante, ha contribuito ad approfondire il profilo di Sodano, evidenziato da alcuni turbati commenti sui social e soprannomi qualificanti una personalità inquietante.
il materiale nell’auto del sospettato
Nell’auto del 27enne, sono stati rinvenuti oggetti che potrebbero indicare una pianificazione dettagliata di atti ancor più efferati: nastro adesivo, manette, sacchi neri, un manganello telescopico e guanti. Il materiale suggerisce la possibilità che Sodano avesse intenzione di rapire Desyrèe Amato, progettando un destino fatale per lei.
Nonostante l’arma del delitto sia stata chiaramente individuata, le motivazioni profonde e il contesto esatto delle dinamiche familiari rimangono ancora da chiarire. La 22enne Desyrèe aveva posto fine alla relazione con Sodano, dopo un periodo di tensioni e litigi. Durante un accesso di rabbia, lui ha fatto irruzione nell’abitazione della ragazza, dove Nicoletta e Renèe sono intervenute in suo aiuto, trovando però la morte.
gli sviluppi e le indagini
l’interrogatorio di sodano
Durante l’interrogatorio di garanzia, Christian Sodano ha scelto di avvalersi della facoltà di non rispondere. I suoi legali hanno successivamente dichiarato che il finanziere è profondamente addolorato e distrutto dagli eventi. Relativamente al materiale trovato nella sua auto, Sodano ha tentato di giustificare la presenza di alcuni oggetti come ricordi della madre poliziotta, scomparsa nel 2016. Questa spiegazione appare poco convincente e potrebbe aggravare ulteriormente la sua posizione legale.
La tragedia di Cisterna di Latina resta un doloroso promemoria della capacità di violenza annidata in alcuni contesti affettivi e relazionali, sollevando interrogativi cruciali sulla prevenzione e sull’interpretazione dei segnali premonitori nelle dinamiche di coppia.