La strage di Erba, avvenuta il 12 dicembre 2006, ha segnato profondamente la comunità e il sistema giudiziario italiano. Nella tragicità degli eventi, la condanna a vita di Rosa Bazzi e Olindo Romano ha chiuso un capitolo doloroso. Nuove immagini potrebbero riscrivere questa narrazione, aprendo scenari inediti verso una possibile revisione del processo.
nuove rivelazioni e il futuro del processo
elementi inediti dalla trasmissione
Nel corso del programma “Iceberg Lombardia” di Telelombardia, sono state diffuse immagini finora sconosciute, registrate il giorno successivo alla strage. Queste mostrano in modo chiaro il balcone della casa teatro del massacro e, in particolare, una pianta significativamente schiacciata, quasi calpestata. Tale elemento riveste un’importanza cruciale, poiché contraddice le ricostruzioni iniziali che avevano escluso la possibilità degli assassini di fuggire attraverso quel punto.
la strategia legale e l’interpretazione degli avvocati
Il prossimo 1° marzo, la Corte d’Appello del Tribunale di Brescia discuterà l’istanza di revisione della sentenza, presentata dall’avvocato dei coniugi Bazzi Romano. Le nuove prove portate alla luce potrebbero essere decisive: la pianta, che nelle immagini appare chiaramente danneggiata, potrebbe dimostrare una via di fuga precedentemente considerata impraticabile.
L’avvocato Schembri, intervenuto nella trasmissione, ha evidenziato come queste immagini sostengano l’ipotesi difensiva, rivelando una realtà diversa da quella finora accettata. Inoltre, ha accennato alla testimonianza di un cittadino italiano, ignorata durante il processo, che aveva osservato alcuni individui di origine extracomunitaria allontanarsi precipitosamente dalla scena del crimine.
Le implicazioni di queste nuove evidenze potrebbero essere enormi, riaprendo il dibattito su una delle pagine più oscure della cronaca italiana e forse avvicinando la giustizia alla verità sul tragico evento.