Le decisioni del TAR sulla controversia Sanremo 2023
Confermata la sanzione alla Rai per pubblicità occulta
Il Tribunale Amministrativo Regionale (TAR) del Lazio ha confermato la penalizzazione di 175.000 euro comminata a carico della Rai dalla Autorità per le Garanzie nelle Comunicazioni (Agcom) in relazione a un episodio specifico occorso durante il Festival di Sanremo 2023. Il fatto in questione riguarda un selfie effettuato in diretta da Chiara Ferragni, Amadeus e Gianni Morandi, un gesto che si è dimostrato piuttosto costoso poiché è stato interpretato come forma di pubblicità occulta a favore di Instagram. Tale sanzione impatta indirettamente anche i cittadini italiani che contribuiscono al finanziamento dell’emittente pubblica mediante il canone.
Il Codacons, organismo di tutela dei consumatori e dell’ambiente, ha informato su questa evoluzione dell’evento, precisando che la decisione è giunta il 6 febbraio 2024, proprio in prossimità dell’apertura dell’edizione successiva del Festival. Secondo quanto emerso, il TAR ha pienamente riconosciuto le tesi portate avanti dall’associazione, sottolineando l’incidenza avuta da Chiara Ferragni, figura fortemente identificata con il social network Instagram. Successivamente, si è ventilata la possibilità che la vicenda venga esaminata dalla Corte dei Conti per valutare eventuali danni all’erario.
Il Codacons ha annunciato l’intenzione di presentare una segnalazione alla magistratura contabile per assicurare che sia Chiara Ferragni sia Amadeus rispondano delle condotte illecite riconosciute dal TAR, in quanto la sanzione si riflette sul finanziamento pubblico della Rai.
La posizione del Codacons su Amadeus
In concomitanza con la sentenza del TAR, il Codacons ha espresso la propria opinione in merito alla gestione del Festival di Sanremo 2024 da parte di Amadeus, esortandolo a considerare l’idea di rinunciare alla presentazione dell’evento. Nonostante ciò, la Rai ha fatto sapere, tramite fonti menzionate dal Corriere della Sera, di voler presentare ricorso al Consiglio di Stato contro il verdetto in questione, e Amadeus ha mantenuto il suo ruolo.
Il dibattito sull’effetto pubblicitario
Analizzando le motivazioni del TAR in merito alla contestata sanzione, emerge come l’ente giudiziario abbia ritenuto considerabile l’effetto pubblicitario, sia per la Rai nella sua interezza che per lo specifico social network Instagram. Questa correlazione è stata messa in atto mediante l’ingaggio mirato di testimonials provenienti dal mondo social, come nel caso di Chiara Ferragni, influencer con una vastissima base di seguaci su Instagram.
Secondo il TAR, la mossa dell’apertura del profilo Instagram da parte di Amadeus è stata eseguita in modo non trasparente, fondendo intrattenimento televisivo e finalità promozionali in maniera tale da risultare non distinguibili per il pubblico.