Nella recente puntata del programma televisivo Belve, l’ospite d’onore era Emma Bonino, intervistata da Francesca Fagnani. Durante il colloquio, la discussione ha toccato vari aspetti, tra cui la carriera politica di Bonino, le sue opinioni personali e anche alcune rivelazioni sulle sue scelte di vita private. Ecco i dettagli.
La scelta di Emma Bonino di non essere madre
Durante la conversazione, Emma Bonino ha condiviso la sua visione sulla maternità. Emma ha espresso profondamente l’importanza di un impegno per la vita che coinvolge ad avere un figlio. Questa responsabilità ha influenzato la sua decisione di non intraprendere il percorso della maternità. Ha sottolineato l’idea del “per sempre” come un impegno di una profondità e serietà che non si sentiva pronta ad assumere.
Il difficile capitolo dell’aborto vissuto da Emma Bonino nel 1974
Un capitolo importante condiviso da Emma Bonino riguarda la sua dolorosa esperienza dell’aborto avvenuto a soli 27 anni. Ha descritto i sentimenti di profonda umiliazione che ha provato nel dover cercare un luogo segreto per abortire, esprimendo così la dura verità di quell’epoca. Questa esperienza ha avuto un impatto significativo sulle sue decisioni future e sulla sua visione della questione.
Maternità surrogata: l’esperienza di Emma Bonino con Aurora e Rugiada
Nonostante la decisione di non avere figli biologici, Emma Bonino ha sperimentato una forma alternativa di genitorialità. Ha ospitato temporaneamente due ragazze, chiamate Aurora e Rugiada. Il suo legame con le ragazze è stato forte e significativo e ha mantenuto un rapporto stretto con entrambe. Questa esperienza ha offerto a Emma una sorta di maternità “alternativa” che, secondo quanto da lei dichiarato, potrebbe aver placato il suo potenziale desiderio innato di maternità.