Rosaria Costa, vedova di Vito Schifani, uno degli agenti di polizia che perse la vita nella strage di Capaci del 1992, è una figura emblematica nella lotta alla mafia in Italia. Scopriamo quanti figli ha e come vive oggi questa donna coraggiosa che ha dimostrato una grande forza d’animo nella sua vita privata e nel ricordo di suo marito.
Dove vive Rosaria Costa oggi?
Rosaria Costa, oggi 55enne, non vive più in Sicilia, sua terra natale. Si è trasferita in Liguria, a Sanremo, dove ha iniziato una nuova vita. Di recente, ha partecipato a una festa della Polizia a Imperia, tenendo un discorso e ricordando l’importanza della lotta alla mafia: “La mafia continua a esistere, continua a lavorare di nascosto”. Dopo la strage di Capaci, è tornata in Sicilia solo due volte, nel 2007 e nel 2012: “Non ci torno volentieri. Quando passiamo da quell’autostrada sentiamo un pugno allo stomaco”.
Il suo nuovo marito e i figli
Dopo la morte di Vito Schifani, Rosaria Costa si è risposata con un finanziare genovese, di cui non si conosce il nome. Insieme hanno avuto due figli, di 19 e di 15 anni, le cui identità non sono note al pubblico. Dal suo primo matrimonio con Schifani, Rosaria ha un figlio, Antonino Emanuele, nato pochi mesi prima della strage di Capaci. Attualmente ha 23 anni e ha seguito le orme del padre, diventando ufficiale della Guardia di Finanza.
Il coraggio di Rosaria Costa, una donna simbolo nella lotta alla mafia
Nel corso degli anni, Rosaria Costa è diventata un simbolo della resistenza al crimine organizzato in Italia, grazie alla sua testimonianza e ai suoi interventi pubblici. Nel 1992, durante i funerali delle vittime della strage di Capaci, pronunciò queste parole: “Io vi perdono, ma vi dovete mettere in ginocchio”. Questa frase è rimasta nella memoria collettiva e ha contribuito a farle guadagnare un posto nella storia dell’Italia e nella lotta alla mafia.
Libri e film sulla sua storia
La sua storia è stata portata anche sullo schermo e nei libri. Nel 2012, il film “Vi perdono ma inginocchiatevi”, diretto da Claudio Bonivento, narra le vite degli agenti morti a Capaci e delle loro famiglie, con un focus sulla figura di Rosaria Costa. Nel 2023, Rosaria ha scritto un libro sulla sua esperienza, intitolato “La mafia non deve fermarvi”, pubblicato da Rizzoli.
