Padre Georg Ganswein è diventato negli ultimi tempi una figura di primo piano all’interno del Vaticano, grazie al suo ruolo di segretario personale di Papa Benedetto XVI e successivamente come prefetto della Casa Pontificia. La sua vita prima dell’ingresso nella Chiesa è interessante e sorprendente, e i suoi numerosi talenti e passioni hanno attirato l’attenzione dei media. Inoltre, il suo coinvolgimento in alcuni scandali ha contribuito a renderlo ancora più chiacchierato.
Le origini e la carriera ecclesiastica di Padre Georg
Padre Georg Ganswein è nato 67 anni fa in un piccolo paese tedesco di nome Riedem am Wald. Proveniente da una sfondo familiare lontano dal mondo ecclesiastico, il padre fabbro e la madre casalinga, ha iniziato la sua carriera ecclesiastica studiando teologia prima a Friburgo e poi a Roma. Nel corso degli anni, ha scalato i ranghi ecclesiastici da semplice cappellano fino a diventare arcivescovo e poi prefetto della Casa Pontificia. Appassionato di sport, Padre Georg ha seguito le orme di Papa Giovanni Paolo II, condividendo l’amore per il tennis e partecipando alla Clericus Cup, il campionato di calcio vaticano per seminaristi.
Gli anni giovanili e le passioni di Padre Georg
Prima di dedicarsi completamente alla vita ecclesiastica, Padre Georg ha avuto una vita come quella di molti ragazzi della sua età. Portava i capelli lunghi e ricci, non graditi dal padre, e amava la musica, ascoltando Pink Floyd, Beatles e Cat Stevens, tra gli altri. Suonava il clarinetto nella banda del suo paese e apprezzava la storia dell’arte. Inoltre, prima di entrare in seminario, aveva preso in considerazione l’idea di diventare agente di borsa e aveva lavorato come postino. Padre Georg ha anche avuto una carriera da maestro di sci e calciatore nella sua “precedente vita”, dimostrando di essere un uomo dai mille talenti.
Il coinvolgimento di Padre Georg negli scandali del Vaticano
Padre Georg è stato coinvolto in numerosi scandali, in particolare quello legato allo scandalo Vatileaks durante il pontificato di Papa Benedetto XVI. Nel suo libro “Nient’altro che la verità”, ha raccontato le sue esperienze vissute al fianco del pontefice e le sue indagini per scoprire chi avesse tradito Papa Ratzinger, consegnando i documenti riservati al giornalista italiano Gianluigi Nuzzi. Ha ammesso di aver distrutto alcuni documenti personali di Papa Ratzinger su sua richiesta e ha parlato delle divisioni all’interno del Vaticano legate alla gestione dello IOR (Istituto per le Opere di Religione). Gli scandali di Vatileaks sono stati due, e hanno portato gli Stati Uniti a inserire il Vaticano nell’elenco dei paesi da monitorare per il rischio di riciclaggio di denaro.