Nella puntata del 17 maggio del programma “Chi l’ha visto”, condotto da Federica Sciarelli, due casi di donne scomparse sono stati analizzati per cercare di fare chiarezza e ottenere giustizia per le famiglie coinvolte. La trasmissione giornalistica di Rai 3 ha affrontato i casi di Agata Scuto e Marzia Capezzuti, entrambe scomparse e mai ritrovate.
Il caso di Agata Scuto
Agata Scuto, una ragazza di 22 anni, è scomparsa ad Acireale, provincia di Catania, il 4 giugno 2012. Nonostante il suo corpo non sia mai stato ritrovato, gli inquirenti hanno ipotizzato che sia stata uccisa e che sia una vittima di omicidio. Rosario Palermo, l’ex compagno della madre di Agata, è il principale indiziato.
Uno dei fratelli di Agata, Cristian, aveva denunciato Palermo, che aveva affermato di aver visto la ragazza in compagnia di un altro giovane e che stava bene. Tuttavia, il giorno seguente Cristian si è recato dai Carabinieri per ritirare la denuncia, e ha spiegato che erano stati Palermo e la madre a vedere la ragazza, e che Agata aveva dichiarato di non voler tornare a casa. In tribunale, Rosario Palermo si è difeso affermando di aver scambiato un’altra ragazza per Agata a causa del buio.
Il processo a Rosario Palermo
Il processo a Rosario Palermo è iniziato, con l’uomo indagato per omicidio e occultamento di cadavere. Palermo ha ribadito la sua innocenza, ma ha ammesso di aver depistato le indagini quando il clamore mediatico sul caso era particolarmente intenso. Ha precisato di averlo fatto solo perché temeva di essere accusato ingiustamente.
Secondo la madre di Agata, la ragazza avrebbe avuto una relazione clandestina con Palermo e sarebbe rimasta incinta. L’accusa sostiene che per questo motivo Palermo avrebbe ucciso Agata e nascosto il suo cadavere. Si attendono le dichiarazioni che Palermo aveva annunciato di voler fare al processo.
Il caso di Marzia Capezzuti
Oltre al caso di Agata Scuto, nella puntata del 17 maggio di “Chi l’ha visto” si è parlato anche del caso di Marzia Capezzuti. La madre di Annamaria Vacchiano, imputata per l’omicidio di Marzia, dovrà sottoporsi a un incidente probatorio in cui confermerà o smentirà quanto raccontato dalla propria mamma. La deposizione della ragazza è fondamentale per le indagini.