Il contestato addio di Fabio Fazio alla Rai: stipendio e polemiche politiche

Il contestato addio di Fabio Fazio alla Rai: stipendio e polemiche politiche

La recente notizia del trasferimento di Fabio Fazio dalla Rai a Discovery dopo quaranta anni di collaborazione ha suscitato non poche domande e polemiche. Questo articolo si propone di analizzare gli aspetti che hanno caratterizzato il clamoroso addio del celebre conduttore televisivo alla Rai, dalle questioni legate al suo ingente stipendio alle implicazioni politiche che si sono venute a creare intorno alla vicenda.

La fine del contratto e le polemiche politiche

Contrariamente a quanto si potrebbe pensare, il motivo dell’addio di Fabio Fazio alla Rai non sembra essere una sua scelta personale. Infatti, la fine della collaborazione è stata causata dalla scadenza e dal successivo mancato rinnovo del contratto tra l’azienda e il conduttore. Durante l’ultima puntata di Che Tempo che Fa, Fazio ha voluto sottolineare il suo apprezzamento per l’emittente, dimostrandosi grato per gli anni trascorsi insieme e preannunciando nuove avventure con la collega Luciana Littizzetto su Canale Nove, grazie a un contratto di quattro anni firmato con Discovery.

Tuttavia, le polemiche non si sono fatte attendere, soprattutto da parte di politici come Matteo Salvini, che ha interpretato il trasferimento di Fazio come una manovra politica del governo guidato da Giorgia Meloni. Horrido il commento di Salvini, che ha ironizzato con un “Belli ciao” sulla partenza di Fazio da Rai. Il conduttore ha però ribadito di non sentirsi vittima o martire, e di guardare con entusiasmo alla sua nuova avventura professionale.

Fabio Fazio e lo stipendio da capogiro

Uno degli aspetti di grande discussione riguarda lo stipendio di Fabio Fazio, che nel corso degli anni è stato al centro di numerose polemiche, anche provenienti dal mondo della politica. Salvini stesso, in passato, aveva deplorato il cache troppo elevato percepito dal conduttore. La questione era diventata ancor più spinosa nel 2019, quando il deputato del PD Michele Anzaldi aveva chiesto un’indagine sulla cifra percepita da Fazio, all’epoca stimata attorno ai due milioni di euro annui. Tuttavia, quell’inchiesta si era conclusa senza rilevare alcuna irregolarità.

La Rai, nel corso degli anni, ha sempre difeso Fazio, sostenendo che il suo stipendio fosse in linea con quelli degli altri grandi volti dell’azienda e che il suo programma Che Tempo che Fa generasse ricavi considerevoli che giustificavano l’ingaggio. Le cifre disponibili su internet indicano che Fazio percepirebbe circa 50.000 euro per una puntata di prima serata, 13.000 per una di seconda e 7.000 per il suo ruolo di autore. Nel 2017, lo stesso Fazio aveva rivelato al Corriere della Sera di percepire poco più di due milioni di euro per l’intera stagione di Che Tempo che Fa.

Oltre allo stipendio, però, sono stati oggetto di critiche anche altri costi di produzione legati alla società OFFicnina Fazio, di cui il giornalista era titolare e produttore di Che Tempo che Fa. Ora che Fazio lascia la Rai, la lunga polemica legata al suo stipendio sembra giungere al termine. Al momento, le cifre relative al suo ingaggio con Discovery non sono state rese note.