Dopo un lunghissimo e duro combattimento di 18 ore a Kabul a causa dell’assalto dei talebani, il bilancio parla di tre civili, otto militari e 36 talebani uccisi. Lo ha annunciato il ministro della Difesa afgano Bismillah Mohammad, che ha anche parlato di 65 feriti tra forze di sicurezza e civili.
I funzionari del ministero hanno detto che gli edifici nella capitale nei quali si erano barricati i ribelli sono stati liberati e messi in sicurezza. “Tutti gli assalitori sono morti” secondo le parole del ministro dell’Interno Sediq Sediqqi.
L’attacco è stato coordinato dai talebani e ha coinvolto sette zone diverse dell’Afghanistan danneggiando soprattutto le ambasciate inglesi e americane, poi il Parlamento, nonché la base Nato.
La tragedia ha dato inizio alla Offensiva Primavera, un assalto che i talebani lanciano alla fine di ogni inverno contro le forze di sicurezza afghane e straniere. Il portavoce dell’Emirato islamico dell’Afghanistan, Zabihullah Mujahid spiega che questi attacchi sono la reazione ad azioni effettuate negli ultimi tempi, quali la distruzione di cope del Corano, la diffusione di un filmato che mostra i marine che urinano sui cadaveri di nemici e per la strage di civili compiuta da un soldato americano a Kandahar.
E questo sembra essere “solo l’inizio”.