Beppe Grillo pagherà 50mila euro di risarcimenti per diffamazione. La corte d’Appello ha condannato il comico per un paragone fatto in un suo articolo tra l’azienda di Cologno e la Parmalat.
L’azione legale della società fa riferimento ad un testo pubblicato dal comico genovese nel 2004 sul settimanale “Internazionale” dal titolo “Il caso Parmalat e il crepuscolo dell’Italia”.
Nel testo, il mudus operandi della Fininvest veniva paragonato a quello del gruppo alimentare, il cui gigantesco crack finanziario era in quelle settimane al centro dell’attenzione dei media internazionali.
Il comico, in sua difesa aveva invocato la finalità satirica dell’articolo ma i giudici di Roma hanno sentenziato che si trattava di diffamazione, non di satira.