È stata approvata dal Parlamento francese la legge che punisce il negazionismo del genocidio armeno del 1915-1917, riconosciuto dalla Francia nel 2001. Il provvedimento, però, ha messo a dura prova, complicandoli, i già difficili rapporti tra Francia e Turchi.
Il ministro degli Esteri francese, Alain Juppé, cerca di attenuare il clima teso tra i due paesi definendo il testo inopportuno: “Quello che sta accadendo in Francia non è diretto contro la Turchia. Noi rispettiamo la Turchia e il popolo turco. Tendiamo la mano per aprire una discussione ed auspico che la Turchia non reagisca in modo esagerato a ciò che accade in Francia”.
Recep Tayyip Erdogan, il primo ministro turco, ha annunciato che saranno emesse delle sanzioni graduali nei cofronti della Francia e critica gli “sviluppi razzisti” del provvedimento. E aggiunge che “la legge francese ha messo i valori europei sotto i piedi e per la Turchia non esiste”.
Intanto, il presidente francese ha 15 giorni per la promulgazione della legge, anche se, secondo alcuni senatori dell’opposizione, questa potrebbe essere considerata incostituzionale.