La musica leggera italiana ha perso ieri notte uno dei suoi migliori parolieri: si è spento nell’ospedale Versilia di Viareggio all’età di 71 anni il compositore Giancarlo Bigazzi. Il fiorentino sarà ricordato per la scrittura di testi di successo quali ‘Rose rosse‘, ‘Ti amo’, ‘Gloria‘ e ‘Si può dare di più’, giusto per citarne soltanto qualcuno. La vita del Bigazzi è sempre stata contorniata da un numero spropositato di soddisfazioni.
Giancarlo aveva un gran talento e infilava un colpo dopo l’altro senza mai incappare in alcuna battuta di arresto. L’ispirazione sembrava seguirlo ovunque andasse. Nel 1968 la sua mano, con un tocco di magia, tira fuori dal cilindro ‘Luglio‘, seguita nell’anno successivo da ‘Lisa dagli occhi blù‘ e ‘Rose rosse’. Nel 1972 l’uomo partorisce un altro capolavoro, che risponde al titolo di ‘Montagne verdi‘, interpretata magistralmente da Marcella Bella. E’ dello stesso anno ‘Erba di casa mia‘, scritta per Massimo Ranieri.
Nella prima metà degli anni ’70 il paroliere fonda la banda degli Squallor con il terzetto Cerruti, Pace, Salvio. Il complesso nasce così, quasi per caso, ma ottiene una fortuna quasi inaspettata. Ne verrà fuori una serie di brani appartenenti alla corrente ‘demenziale‘ del nonsense che tuttavia il pubblico sembra apprezzare non poco.
Qualche anno più tardi si viene a creare un sodalizio lavorativo con Umberto Tozzi che condurrà alla nascita di successi intramontabili come ‘Stella stai’, ‘Ti amo‘, ‘Gloria’ e ‘Gente di mare‘. Se volessimo menzionare una per una tutte le canzoni che hanno visto la luce per mano di quest’uomo potrebbero sgorgare fiumi d’inchiostro a non finire. Non ci resta che inchinarci a tanta genialità. Riposi in pace Signor Bigazzi.