Fino ad oggi l’appendice era ritenuta da molte persone semplicemente come un organo mobile che origina dall’intestino cieco e da molti altri addirittura come un organo “inutile”.
In realtà la sua funzione è fondamentale per la difesa dalle infezioni intestinali (il che spiega la grande abbondanza di tessuto linfatico che questo organo contiene, che però è anche la causa principale della malattia appendicolare, l’appendicite, che può portare fino alla rimozione dell’organo). Lo studio, pubblicato su Clinical Gastroenterology and Hepatology dai ricercatori del Winthrop-University Hospital (New York), dimostra che l’appendice è una vera e propria riserva di “batteri buoni” dell’intestino e che la sua asportazione aumenta il rischio di contrarre infezioni (generalmente causate da un batterio conosciuto come Clostridium Difficile). Esaminando le cartelle cliniche di 254 pazienti, che erano già stati affetti dal Clostridium, i ricercatori hanno trovato che coloro che avevano subito l’asportazione dell’appendice erano 4 volte più a rischio di sviluppare una nuova infezione. James Grendell ha precisato che : “Questo batterio appare quando la fauna batterica è compromessa, ad esempio dopo un ciclo di antibiotici. Se l’infezione attecchisce di nuovo, vuol dire probabilmente che la riserva dei batteri non è stata ripristinata correttamente, e forse proprio perché non è presente l’appendice”.