..l’amore ha varie forme…
..l’amore /passione nasce come uno stato di grazia e si indirizza verso l’oggetto d’amore con forza istintiva mentre nel desiderio di condivisione guarda il mondo con occhi nuovi,più attenti,gioiosi,curiosi, fiduciosi. ..
..l’amore /passione nasce come uno stato di grazia e si indirizza verso l’oggetto d’amore con forza istintiva mentre nel desiderio di condivisione guarda il mondo con occhi nuovi,più attenti,gioiosi,curiosi, fiduciosi. ..
….l’amore è un dono ma quasi sempre ha bisogno dell’amore per rinnovarsi,di un ritorno uguale e contrario..
..ma quando si perde il sentimento si trasforma in malessere,disperazione,dolore puro.
..e non è facile mai! persino quando è tanto sicuro di sè e determinato nel proprio sentire da saperlo trattenere veramente molto a lungo nel tempo.
E’ come ne”L’amore ai tempi del colera”di Gabriel Garcia Marquez:
“Il giorno in cui Florentino Ariza vide Fermina Daza nell’atrio della cattedrale incinta di sei mesi ..prese la decisione feroce di farsi nome e fortuna per meritarla.Non si mise neanche a pensare all’inconveniente che fosse sposata perchè nello stesso tempo decise,come se dipendesse da lui,che il dottor Juvenal Urbino doveva morire.”…”interrompeva in qualsiasi momento quello che stava facendo per cercarla lungo i sentieri incerti dei suoi presagi,nelle vie più impensate,in luoghi irreali dove era impossibile che fosse,vagando senza senso con delle ansie nel petto che non gli davano tregua finchè non l’avesse vista almeno un momento.”
L’amore si nutre dell’amore per vivere: sia se alimentato dentro se stessi,sia contraccambiato.
Riesce a crescere comunque come le piantine nel deserto o i fiori nel cemento se solo viene arricchito da un sentimento universale che per sua stessa natura coinvolge,induce,trasmette un sentire unico assorbito dal respiro,dagli sguardi,dal calore e dal sapore che emana perchè ne basta poco per riprodursi…..
La perdita dell’amore/passione dunque ancorchè ricambiato provoca ciò che rappresenta Freud:la perdita dell’autostima,solitudine,angoscia, senso di inferiorità… il tutto peggiorato se vissuto come uno scacco e se non adeguatamente gestito si trasforma in scoramento,rabbia,desiderio di ritorsione ,odio allo stato puro.
L’amore per Freud è quanto di più simile alla follia.
E’ come ne”L’amore ai tempi del colera”di Gabriel Garcia Marquez:
“Il giorno in cui Florentino Ariza vide Fermina Daza nell’atrio della cattedrale incinta di sei mesi ..prese la decisione feroce di farsi nome e fortuna per meritarla.Non si mise neanche a pensare all’inconveniente che fosse sposata perchè nello stesso tempo decise,come se dipendesse da lui,che il dottor Juvenal Urbino doveva morire.”…”interrompeva in qualsiasi momento quello che stava facendo per cercarla lungo i sentieri incerti dei suoi presagi,nelle vie più impensate,in luoghi irreali dove era impossibile che fosse,vagando senza senso con delle ansie nel petto che non gli davano tregua finchè non l’avesse vista almeno un momento.”
L’amore si nutre dell’amore per vivere: sia se alimentato dentro se stessi,sia contraccambiato.
Riesce a crescere comunque come le piantine nel deserto o i fiori nel cemento se solo viene arricchito da un sentimento universale che per sua stessa natura coinvolge,induce,trasmette un sentire unico assorbito dal respiro,dagli sguardi,dal calore e dal sapore che emana perchè ne basta poco per riprodursi…..
La perdita dell’amore/passione dunque ancorchè ricambiato provoca ciò che rappresenta Freud:la perdita dell’autostima,solitudine,angoscia, senso di inferiorità… il tutto peggiorato se vissuto come uno scacco e se non adeguatamente gestito si trasforma in scoramento,rabbia,desiderio di ritorsione ,odio allo stato puro.
L’amore per Freud è quanto di più simile alla follia.