Gli Stati Uniti stanno agendo per esercitare pressioni sul governo iraniano. Il Senato Usa ha approvato il pacchetto di sanzioni contro la Banca Centrale Iraniana volendo penalizzare le istituzioni e le aziende internazionali che hanno rapporti con l’istituto finanziario di Teheran. La Banca Centrale, infatti, gestisce gran parte delle transazioni finanziarie del settore petrolifero del paese.
Durante un’audizione al Congresso, il sottosegretario di Stato Wendy Sherman ha dichiarato che le sanzioni alla Banca centrale iraniana dovrebbero essere “specificamente elaborate e mirate, e applicate al momento opportuno”. Ciò per non destabilizzare pericolosamente il mercato petrolifero.
Invece, David Cohen, vicesegretario del Dipartimento del Tesoro ha sottolineato che, nonostante concordi con le misure approvate, sarebbe necessaria un’azione multilaterale, formando una coalizione, anche per evitare problemi alle istituzioni finanziarie alleate degli Usa.
In effetti, proprio per questi motivi, il pacchetto di misure necessiterà di 6 mesi prima di essere attuato, mentre Obama potrà sospenderle in ogni momento se lo riterrà necessario per la sicurezza nazionale.