La community dei viaggiatori eco-sostenibili aumenta. I percorsi solidali richiamano al presente un modo antico di spostarsi. In primo luogo i turisti eco-sostenibili sono in grado di scegliere la meta attraverso siti e punti di incontro dedicati in rete. Nessun obbligo di spese eccessive e neanche sfruttamento dell’ambiente. Il touring diventa un percorso alternativo in cui la natura è la protagonista del viaggio. Le testimonianze delle persone che entusiaste sono ritornate a casa dopo aver creato un terreno fertile dedicato alla propria tranquillità, in equilibrio con ciò che li circonda, sono accessibili su youtube e su altri link dedicati.
Oltre all’elemento intrigante dell’avventura senza costrizioni, il viaggio è un modo per insegnare e insieme imparare a rispettare la natura. Tutto ciò che si programma per arrivare a creare la propria isola felice è mirato, oltre al divertimento, alla restituzione di quello che l’ambiente ci ha donato, facendo dell’ecologia la base per la gita che caratterizza la cultura estiva e invernale degli italiani nel mondo.
Un altro modo per rendere fruttuosa la propria vacanza è quella che permette di aiutare le popolazioni bisognose, costruendo, per esempio, una casa di fango, cercando nei semplici gesti di pochi giorni dedicati ai più poveri un modo per essere utili. Le esperienze dei tanti che hanno partecipato ai progetti ecosostenibili e di sostegno sociale costituiscono gocce di un mare ancora da solcare e costituiscono un modo per non assoggettarsi alle dure leggi dell’economia. Per arrivare all’integrazione tra momenti di svago e di sollecitudine verso la natura e le persone maggiormente fragili gli spazi che possiamo ritagliarci, tra le vacanze e il lavoro, sono un seme in crescita continua.
Accanto alle ricchezze della natura, i tragitti delle vacanze eco-solidali fanno parte di una filosofia del viaggio che ricopre anche altri aspetti, da scoprire immergendosi direttamente nelle escursioni, facendo a meno di benzina e chilometri in automobile. La riscoperta della natura e di se stessi attraverso la cultura del rispetto dell’ambiente permette di fare dello svago un modello vero e proprio di stile di vita. I comfort della quotidianità si sostituiscono a scoperte di familiarità e contatto umano, in cui cercare un’antica rovina si inframmezza all’incontro con i bambini dell’Amazzonia, o di zone ancora poco integrate con l’occidente. Al fine di provare almeno una volta nell’anno lavorativo uno stacco in linea con la logica del recupero e dell’ecologia, diverse organizzazioni hanno promosso su più livelli la possibilità di intervenire per i singoli cittadini, turisti in grado di cambiare le carte in gioco della dialettica vacanziera. Chi è ritornato da una vacanza eco-solidale, tra fotografie e istanti immortalati da video e piccoli ricordi, porta un bagaglio di insegnamenti che non troverà sulle pagine di nessuna guida turistica. Uno sguardo al di là del mare, un pertugio di speranza per l’equilibrio dell’uomo, parte di un sistema, quello dell’ambiente, spesso dimenticato.
Apprezzare i particolari dell’ambiente significa riconsiderarsi parte di un mondo concepito per chi vuole costruire il proprio futuro attraverso la lente d’ingrandimento della solidarietà, verso fauna e flora, verso le popolazioni povere e sempre meno apprezzate, come habitat da conservare. Un nuovo spazio vacanziero potrebbe essere quello senza macchia di paradisi da esplorare, intatti e pieni di opportunità, per riflettere divertendosi.