Il neo presidente del Consiglio Mario Monti ha presentato al Senato il programma che il suo governo intenderà portare avanti. Il Senato si pronuncerà stasera in merito alla fiducia.
Dopo un “saluto referente al Capo dello Stato che con grande saggezza, perizia e senso dello stato ha saputo gestire questo momento” e un ringraziamento per “la fiducia accordata alla mia persona, per il sostengo e la partecipazione ai miei sforzi per formare il governo”, Monti ha voluto confermare il ruolo del parlamento dicendo che “Il Parlamento è il cuore pulsante di ogni politica di governo, snodo decisivo per il rilancio della vita democratica. Al Parlamento vanno riconosciuti dignità, credibilità e autorevolezza. Da parte mia e nostra ci sarà sempre una chiara difesa del ruolo del Parlamento”.
Monti ha voluto sottolineare che il suo governo è un “Governo di impegno nazonale, spiegando che “significa assumere su di sé il compito di rinsaldare le relazioni civili e istituzionali fondandole sul senso dello Stato”.
“Se falliremo, se non raggiungeremo le riforme che servono, saremo tutti sottoposti a condizioni ben più dure”.
Monti ha proseguito poi il suo discorso riabilitando il ruolo dell’Italia superando la definizione di “anello debole” affinchè ci si possa riprendere “a pieno titolo” il posto che ci spetta nel progetto europeo.”Altrimenti rischiamo di diventare soci di “un modello” costruito da chi non vuole necessariamente una Italia forte”.
Monti ha sottolineato anche che non esiste “un Noi e un Loro”, ma solo un NOI. Noi europei.
Inoltre, riconoscendo la gravità della crisi che attraversa tutta l’Europa come la più grave dal secondo dopoguerra, ha esposto la preoccupazione e l’attenzione dell’Europa su ciò che farà l’Italia nelle prossime settimane in quanto un collasso della nostra economia potrebbe “anche” contribuire ad un collasso di tutta la moneta unica.
“Ci sono disparità nel paese, esiste una questione meridionale, le infrastrutture, la disoccupazione e il rispetto della legalità. Ma esiste anche una questione settentrionale con la delocalizzazione, la bassa natalità e il costo della vita”.
Punto chiave del suo discorso è stato l’aspetto di attenzione che sarà dato, in modo paritario, sia al rigore che alla crescita. “La distribuzione dei sacrifici sarà equa“, ha detto.
Berlusconi ha affermato in un’intervista che “Con il professore Monti ho escluso la possibilità di un nostro appoggio alla patrimoniale; credo che non sia quello che ci vuole perché abbatterebbe il valore degli immobili del 15% e anche oltre perché svilupperebbe un fatto psicologico negativo. Ci vogliono misure per lo sviluppo”.
Corrado Passera, Ministro dello Sviluppo Economico, ha detto che “ora si inizia a lavorare. L’impegno più immediato è capire. Ovviamente cambierà tutto ciò che serve per creare sviluppo sostenibile e creare posti di lavoro nel nostro Paese”.
Elsa Fornero, ministro del Welfare, ha dichiarato che “Risanamento e crescita dovranno essere accompagnate da coesione sociale e equità. Questo ispirerà l’azione di Governo e anche la mia”.