Momenti drammatici per Silvio Berlusconi e per la sua maggioranza.
Nella notte scorsa, a palazzo Grazioli, il Premier ha tenuto un vertice con Alfano, Verdini e Letta per fare il punto della situazione e soprattutto per fare la conta e serrare i ranghi nella sua maggioranza.
E’ trapelato, attraverso gli ambienti del PDL, che Verdini durante la riunione pare gli abbia descritto uno scenario franoso, con una maggioranza che sì, c’è ancora, ma che è gravemente emorragica.
Da Cannes Berlusconi aveva detto che “abbandonare la maggioranza è tradimento”ma in questi giorni abbiamo assistito ad un Pdl crivellato dagli addii di D’ Ippolito e di Bonciani; dai preannunci di addii da Bertolini, Pittelli e Stracquadanio, ed infine da ipotesi di dietro-front di Scilipoti (che mantiene il riserbo su come voterà la fiducia), di Nucara (che vuole conservarsi la possibilità di scegliere se dare o meno la fiducia, e di Pippo Gianni (che in un primo momento aveva fatto intendere che voleva andarsene dalla maggioranza e poi ha annunciato il ripensamento). A ciò si deve aggiungere tutto il fronte degli scontenti che chiedono, a gran voce, al premier di fare un passo indietro.
Berlusconi ha ribadito ai presenti la sua intenzione di continuare ad andare avanti con questa maggioranza, rifiutando qualsiasi ipotesi di “passi indietro” e rimescolamenti tecnici, e spiegando che avrebbe parlato con gli scontenti cercando di convincerli uno ad uno.
Il conto alla rovescia verso il voto della Camera, sul rendiconto generale dello Stato, è già partito. Fra pochi giorni la maggioranza dovrà dimostrare di esistere o meno.