L’Unione Europea lancia un ultimatum all’Italia: entro mercoledì devono essere pronte le misure su debito e crescita. Il premier Berlusconi ha in mente di convocare già un Cdm, soprattutto per convincere Bossi ad intervenire sulle pensioni. Il suo scopo è quello di riuscire a fare quei provvedimenti che ha “sempre chiesto ma non ho potuto realizzare per colpa di altri”.
Marco Reguzzoni, capogruppo della Lega alla Camera, ha dichiarato che “la Lega e’ sempre stata contraria all’ipotesi di ridiscussione dell’età pensionabile. Abbiamo fatto le nostre proposte alternative. Di questa questione ne discuterà il Consiglio dei ministri”.
Berlusconi, inoltre, ha anche dichiarato che sarà fatto il “pareggio di bilancio nel 2013 e nessuno ha alcunché da temere dalla terza economia europea, e da questo straordinario paese fondatore che tiene cara la cooperazione sovranazionale almeno quanto la sua orgogliosa indipendenza. L’insieme della classe dirigente italiana, se vuol essere considerata tale, invece che un coro di demagoghi, dovrebbe unirsi nello sforzo dello sviluppo e delle necessarie riforme strutturali sulle quali il governo ha preso e sta per prendere nuove decisioni di grande importanza. Quanto alle turbolenze da debito sovrano e da crisi del sistema bancario, in particolare franco-tedesco, abbiamo posizioni ferme: l’euro è l’unica moneta che non abbia alle spalle prestatore di ultima istanza che difenda la sua credibilità di fronte all’aggressività dei mercati”.
Il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino, ha affermato che l’unico modo per rispondere al “sorrisetto di Sarkozy” è quello di fare le riforme sull’età pensionabile “come Fini richiede da oltre un anno”. Inoltre, “Fli sfida governo e Pdl a portare in Aula una riforma europea delle pensioni, a prescindere dalle note resistenze leghiste. Siamo pronti a votarla, a patto che un minuto dopo il premier vada al Quirinale a rassegnare le dimissioni. L’Italia non può permettersi un Governo diviso e con credibilità zero”.