Ad un anno dal crollo delle Schola Armaturarum, l’edificio caduto a Pompei e che provocò enorme stupore e disappunto sia in Italia che all’estero, un ulteriore edificio della città campana è venuto giù ieri. Si tratta di alcune pietre che rivestivano il muro di cinta in opus incertum che si trovava in una parte a Nord degli scavi archeologici, nella zona di Porta di Nola.
Si pensa che la causa siano alcune infiltrazioni d’acqua, considerato che a Napoli piove spesso.
I membri dell’Associazione nazionale archeologi ricordano che “sull’onda dell’emozione furono allora fatte molte promesse: oggi ad un anno di distanza, un nuovo ministro, un nuovo sottosegretario e un nuovo soprintendente di Pompei continua la politica delle promesse di grandi investimenti, di assunzioni, di provvidenziali supercommissioni mentre di concreto non si è fatto nulla”.
Intanto, nei prossimi giorni per Pompei potrebbero arrivare dall’Ue 105 milioni per finanziare nuovi cantieri, progetti di manutenzione e di restauro per il sito archeologico di Pompei.