Un vero e proprio istituto degli orrori si è rivelato essere quello di Miski, nella regione siberiana di Kemerovo. Negli ultimi 30 mesi ben 27 bambini sono morti a causa della denutrizione o del soffocamento da cibo. Di questi decessi, come è stato accertato dalle autopsie, 11 sono stati causati da soffocamento da cibo perchè le infermiere negligenti alimentavano per via orale anche i piccoli che dovevano essere nutriti solo con la flebo.
Nell’istituto ci sono circa 400 infanti ricoverati per malattie congenite che ad alcuni di loro impediscono di muoversi, ad altri di riuscire a mangiare normalmente, ed altri entrambe le cose. In aggiunta a questi misfatti sono anche scomparsi 670 mila rubli (16 mila euro) versati dallo Stato per l’ assistenza ai piccoli una volta maggiorenni.
Il procuratore Oleg Zaratovski, non appena è stata scoperta la morte per denutrizione di un bambino di 11 anni che pesava solo 10 kg, ha immediatamente aperto un’inchiesta sui maltrattamenti e la gestione dell’orfanotrofio. Il direttore, che è stato indagato sia per negligenza colposa che per abuso d’ufficio, si è subito dimesso.
Il procuratore, profondamente indignato, ha commentato la situazione dicendo : “Abbiamo visto bambini in tali condizioni solo nei documentari sui campi di concentramento nazista”.
Purtroppo, in Russia, quella dei bambini abbandonati è una triste e diffusa realtà. Il loro numero è in crescita costante dopo il crollo dell’Unione Sovietica perchè le famiglie senza lavoro e senza la possibilità di sostentamenti è aumentato vertiginosamente. Infatti quasi il 90% dei bambini negli orfanotrofi russi non sono veri orfani perchè hanno almeno un genitore in vita che non può occuparsi di loro, e tra questi, quelli con disabiltà fisiche e mentali sono totalmente trascurati e abbandonati a se stessi.