Il Ministro dell’Istruzione Maria Stella Gelmini ha dichiarato che ormai i tagli alla scuola sono finiti e che il ministro Tremonti “ormai ha capito la centralità della scuola” ed è “un poco più disponibile verso la ricerca”.
Spiega che gli studenti che sono scesi in piazza meritano rispetto e che “nel tempo si è perso qualsiasi rapporto con loro, e mi dispiace. Tuttavia, difendendo lo status quo scolastico i ragazzi difendono una politica egoistica. Facciano loro i valori del merito, coltivino l’eccellenza, altrimenti sono condannati all’impoverimento”.
Il ministro tiene a sottolineare che i tagli sono finiti e che, in ogni caso, “non ricordo standing ovation per le riforme dei predecessori, e oggi viviamo una crisi economica inedita”. Inoltre spiega che “nel 2012 la pianta organica dei docenti sarà stata ridotta di 80mila unità e lì ci fermeremo”. Per quanto riguarda gli investimenti fatti, spiega che “nella legge di stabilità ci saranno 100 milioni per le borse di studio universitarie, stiamo trovando 400 milioni per l’edilizia scolastica; per gli atenei del Sud c’é un miliardo di ricerca. Stimo Mario Draghi, ma quando gli ho chiesto di organizzare un incontro con le banche per finanziare il fondo per il merito non lo ha fatto. Tornerò a chiederglielo”.
La Gelmini mira anche a recuperare il prestigio degli insegnanti:“non riusciremo ad aumentare gli stipendi, ma vareremo un sistema di incentivi basato sui test Invalsi”.