L’eccezionale risultato ottenuto da un gruppo di ricercatori della Stanford School of Medicine, guidati dall’italiano Samuele Marro, è stato quello di riuscire a trasformare cellule epatiche adulte in neuroni funzionanti.
Precedentemente, grazie alle ricerche del dottor Yamanaka, si era riusciti a dimostrare che si possono ottenere cellule nervose utilizzando cellule staminali pluripotenti indotte. Ora, invece, questi nuovi studi hanno permesso di poter trasformare delle cellule specializzate in un determinato modo ad altre completamente diverse tramite un ingegnoso metodo di riprogrammazione cellulare. Il team difatti ha utilizzato un virus per introdurre tre geni – Brn2, Ascl1 and Myt1l – all’interno delle cellule del fegato di topo, e ciò ha portato in due settimane gli epatociti a mostrare caratteristiche proprie dei neuroni, e a esprimere geni neuronali in tre settimane, “spegnendo” allo stesso tempo i geni specifici che li caratterizzavano come cellule del fegato.