Uno dei geni assoluti del nostro campionato, Zlatan Ibrahimovic, in ritiro con la nazionale svedese, si palesa ai microfoni della stampa locale mandando tutti in panico: “Il calcio non mi brucia più dentro come una volta. E’ diventato routine“.
Il fuoriclasse del Milan non ne può più, sfogo momentaneo o no che sia, si lascia andare a dichiarazioni che seminano sconcerto tra i presenti (e anche in Italia): “E’ un ritmo inesorabile. Vai sul campo, ti riscaldi, ti alleni e poi torni a casa. Prima, invece, capitava che rimanessi anche dopo la fine dell’allenamento perchè c’era sempre qualcosa da fare. Uno schema da migliorare, un tiro da perfezionare, un’idea da verificare“.
La nausea provata è tale che ‘una volta tornato a casa a palla con i miei figli ci gioca la baby sitter. Io non ne ho alcuna voglia‘. Poi conclude ammettendo: “Non mi vedrete in campo coi capelli bianchi. Smetterò quando sarò ancora ad alto livello“.
La confessione dello svedese potrebbe essere frutto della delusione dovuta alla bruciante sconfitta maturata contro la Juventus. Il preparatore atletico che lo allena tutti i giorni, Marco Tassotti, rinfranca: “Forse è demotivato per l’ultima partita. Durante la settimana l’ho sempre visto carico e quindi credo che sia un problema momentaneo“.
Aculee le parole di Ibra, taglienti come vetro sulla faccia dell’ad rossonero, che, seriamente preoccupato, ha intenzione di affrontare l’attaccante a tu per tu, ‘fornendogli tutto l’aiuto necessario dal punto di vista umano e calcistico‘. L’incontro con Galliani è fissato per la prossima settimana, quando il calciatore rientrerà in sede dopo gli impegni nazionali.