Oggi, al termine del Consiglio dei Ministri, durato circa mezz’ora, il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il Ministro dell’Economia Giulio Tremonti si sono recati alla Camera dei Deputati, dov’è attualmente in corso la discussione sul ddl intercettazioni, e si sono prodigati in un piccolo siparietto circa il ruolo del successore dello stesso Ministro.
“Con Tremonti assoluta concordia“, ha dichiarato Berlusconi. Poi però ha aggiunto: “il nome del successore di Draghi? Prerogativa del premier, la eserciterò entro il 1 novembre”.
Il Presidente della Regione Lombradia, Roberto Formigoni, aveva già dichiarato ai microfoni di Raitre che “se Tremonti voterà contro la nomina del governatore di Banca Italia in Consiglio dei Ministri allora sarà un problema . Chiedo a Silvio Berlusconi coraggio, che svolga fino in fondo il suo incarico di presidente del Cdm e che avanzi le sue proposte. Poi voglio vedere se Tremonti gli va contro. Berlusconi, per sua natura, è a volte è fin troppo gentile e cortese: faccia invece valere la sua forza e autorevolezza”.
Tornando, poi, a parlare di magistratura, Berlusconi ha nuovamente attaccato i giudici parlando di “schegge impazzite che puntano all’eversione”. Per poi aggiungere che “tutto quello che mi è successo dopo l’estate e anche al nostro deputato Papa che è in carcere è uno scandalo, e sono anche gentile a definirlo così. Pensate a me che mi hanno tolto tutti i testimoni della difesa. Pensate a quello che è successo a Napoli, al deputato Papa che rimane ancora in galera”.