Scende ancora il prezzo del petrolio che tocca il minimo delle ultime 8 settimane. Sono tutti i timori legati alla crisi americana e alla sua lenta ripresa che hanno fatto abbassare ancor di più le quotazioni del greggio. Ieri, a New York, sul mercato elettronico è sceso a 75,92 dollari al barile, il livello minimo dallo scorso 9 agosto.
E’ accaduto che in seguito alla rilevazione settimanale delle scorte Usa da parte del dipartimento dell’energia americano si è vista la debolezza della domanda proprio nel momento considerato il picco della stagione automobilistica estiva. Ciò evidenzia che a preoccupare è l’aumento degli stock di benzina piuttosto che la riduzione superiore alle attese delle scorte di petrolio.
Anche la Cina sta risentendo degli effetti negativi della crisi internazionale e ciò si manifesta in un suo rallentamento della crescita di produzione industriale e delle importazioni, che a sua volta determina immediatamente variazioni sulla domanda di petrolio.
L’ Agenzia internazionale per l’ energia (Aie) ha messo in guardia dichiarando che l’ aumento potrebbe essere “completamente cancellato se la crescita economica risulterà inferiore del 30% rispetto alle previsioni del consensus” e che la domanda di quest’ anno dovrebbe avere una crescita del 2%, ma la questione è che l’ aumento sarà di certo superato da quello dell’ offerta per via dell’ avvio di nuove produzioni da parte di Paesi che non fanno parte dell’ Opec.