In questo articolo, abbiamo provato a delineare il futuro dopo il cambiamento dell’Iva al 21%,
Ora 3 Italia fà sapere che l’aumento scatterà soltanto per i clienti abbonati, non per i clienti prepagati.
La decisione è senz’altro discutibile poichè al più bisognava fare il contrario, almeno per una questione di fedeltà, ma forse c’è una scelta tecnica dietro tutto ciò.
Riproponiamo il testo integrale della comunicazione:
“3 Italia informa la propria clientela che, con l’approvazione della Manovra Finanziaria (legge di conversione del d.l. 138/2011), a partire dal 17 settembre 2011 l’aliquota ordinaria IVA è stata innalzata dal 20% al 21%.
Di conseguenza, nelle prossime settimane, si provvederà per i clienti in abbonamento ad adeguare la fatturazione dei servizi alla nuova aliquota IVA (21%).
Si informa la clientela ricaricabile che 3 Italia, pur applicando la nuova aliquota IVA al 21% e fino a nuova comunicazione, si farà carico dell’incremento lasciando inalterati gli attuali addebiti al cliente.“
Importante il passaggio “fino a nuova comunicazione”, che dà il presagio di una rimodulazione tariffaria.
Ricordiamo che come abbiamo visto nel precedente articolo, la rimodulazione non deve costare più di un millesimo di euro per scatto/minuto, e circa 5 centesimi ogni 5 euro per le opzioni.