Sono più di 700 i manifestanti arrestati dalla polizia NewYorkese accusati di aver bloccato il Ponte di Brooklyn. I manifestanti sono membri attivi del movimento degli “indignados” americani, che stanno manifestando da alcuni giorni davanti a Wall Street per protestare contro politici e finanzieri ritenuti responsabili della crisi economica.
Al grido di ”non ce ne staremo in silenzio e non ci faremo intimidire”, il sito degli “indignados”, www.occupywallst.org, aveva chiamato tutti a riunirsi per questa nuova iniziativa, a cui hanno aderito studenti, insegnanti, organizzazioni sindacali, veterani, disoccupati, famiglie, gente comune che si dice stanca dello strapotere della finanza. La settimana scorsa, il primo tentativo di marcia di protesta verso la Quinta strada era finito con la carica da parte della polizia e con decine di arresti.
Uno dei portavoce della polizia ha riferito che “Più di 500 sono stati arrestati sul Ponte di Brooklyn nel tardo pomeriggio, dopo che ripetuti avvertimenti erano stati dati dalla polizia ai manifestanti perchè rimanessero sui marciapiedi. Alcuni hanno obbedito e hanno percorso il marciapiede senza essere arrestati. Altri si sono presi per le braccia e hanno proceduto sulla carreggiata dei veicoli e sono stati arrestati”.
La versione degli indignatos è diversa perchè secondo loro la polizia aveva già pianificato il passaggio sul ponte su cui sarebbe scattata la sua trappola. Come dice Jesse Myerson, un portavoce del movimento Occupy Wall Street, ”I poliziotti sono rimasti a guardarci senza fare nulla, quasi guidandoci sulla carreggiata del ponte” e una volta raggiunto il luogo prestabilito hanno circondato e intrappolato i manifestanti con una rete di plastica arancione e quindi hanno potuto procedere agli arresti.