Il redditometro sarà una fotografia completa delle disponibilità economiche dei contribuenti e dei loro comportamenti fiscali. Calcolerà i redditi presunti dei contribuenti sulla base delle spese effettuate e accederà non più solo ai soli estremi dei conti, ma anche sul mondo del risparmio e permetterà al Fisco di avere un quadro più chiaro.
La versione definitiva sarà presentata a metà ottobre e in seguito sarà disponibile per i contribuenti il software per calcolare la correttezza della propria situazione fiscale.
Redditi, spese e risparmio. Con il redditometro si potranno valutare queste tre situazioni dei contribuenti e se, ad esempio, il reddito dichiarato sarà troppo basso rispetto alle spese sostenute potrebbero scattare degli accertamenti per il contribuente. Accertamenti supportati dai dati di fatto presentati al giudice fiscale.
Quanto al programma di calcolo a disposizione dei contribuenti, va ricordato che esso non prevede un accesso ai dati in possesso del Fisco, quindi i risultati della proiezione che il contribuente ottiene potrebbero essere differenti da quelli che risultano al Fisco.
Per Gianfranco Conte, presidente della commissione Finanze della Camera, gli interventi mirati a rendere più efficiente la lotta all’evasione devono far parte di un disegno più ampio di riforma fiscale: “Occorre che i risultati che si raggiungono non siano regressivi sui comportamenti, specialmente quelli di consumo dei contribuenti. Per questo serve un percorso graduale che segni un cambiamento di mentalità verso le imposte, nella consapevolezza che sarà sempre più difficile non pagarle.”