California – Si chiama Thomas Lebel, ha undici anni, e da almeno tre è sotto terapia ormonale. Il bimbo si lascia bombardare per arrestare il processo di sviluppo del suo corpo.
Le due madri adottive, Debra Lebel e Pauline Moreno, accettarono la condizione perchè il piccolo, all’età di sei anni, intimorì tutti dicendo minacciando di ‘tagliarsi i genitali‘. Lo psichiatra gli diagnosticò un disturbo dell’identità sessuale.
Lo speciale trattamento cui si sottopone Tammy (Thomas, ndr.) blocca la pubertà in modo che il bambino possa avere il tempo di chiarirsi le idee. Non gli spunterà barba, nè peli, nè cambierà voce per il momento, e in futuro, semmai deciderà di cambiare sesso in via definitiva.
Ai microfoni del Daily Mail, le due tutrici dichiarano: “Perchè aspettare, quando una terapia può aiutare il piccolo a trovare prima la sua identità? Erano tutti molto arrabbiati con noi. Ci chiedevano come potevamo farlo e ci dicevano che gli avremmo rovinato la vita. Tammy rimarrà un pre-adolescente fino a quando non deciderà se intraprendere o meno la strada della chirurgia e del cambiamento del sesso“.
Le donne spiegano che i farmaci vengono somministrati attraverso un apparecchio impiantato nel braccio sinistro, e che gli viene sostituito una volta l’anno. All’età di 14, 15 anni al massimo, il bimbo dovrà prendere la sua decisione.