Son piovute fior fior di polemiche intorno la faccenda dello pseudo tunnel partorito dalla testa del ministro Mariastella Gelmini.
Vignette, prese in giro di ogni tipo, fotomontaggi, frasette con simpatici sfottò diffuse su Facebook e tanto altro, divagano sul web come un tormentone che ancora fine non conosce.
Massimo Zennaro, portavoce della tanto amata signora, ha rassegnato le sue dimissioni. Non vuol sentire ragioni l’uomo, che mantiene un secondo incarico nella direzione generale.
Il rappresentante non entra nel merito del motivo che lo ha spinto a questa decisione, ma precisa che non tornerà sui suoi passi.
L‘ufficio stampa del Ministero prova ad arginare la bufera mediatica bollandola come ‘una cosa assolutamente ridicola‘. In una nota ufficiale si legge che “ovviamente, il tunnel di cui si parla non può essere per nessuna ragione inteso come un tunnel che collega materialmente Ginevra con il Gran Sasso, e che il tunnel a cui si fa riferimento è quello nel quale circolano i protoni dalle cui collisioni ha origine il fascio di neutrini che attraversando la terra raggiunge il Gran Sasso“.
Seccata e infastidita dall’ilarità suscitata, lo stesso Ministro decide di intervenire, mettendo a tacere ogni diceria: “Premesso che il comunicato stampa del Miur poteva essere formulato in maniera più precisa, è in malafede chi ritiene che qualcuno al Ministero possa pensare veramente che esista un tunnel di questo tipo. Il vero tunnel è quello di chi alimenta polemiche pretestuose prive di senso, proprio in un momento storico per la ricerca italiana“.