I paesi europei si dividono sulla questione del salvataggio della Grecia. Secondo quanto riportato dal Financial Times, alcuni Stati vorrebbero rivedere le loro posizioni in merito. Cambiando i termini dell’accordo e accollando ai privati, cioè banche con titoli greci in portafoglio, una quota maggiore dei costi di salvataggio. Tutto ciò operando una svalutazione dei bond greci che possiedono.
Ciò che colpisce di più e rende importante la divisione tra i paesi è che tra questi ci sono addirittura Germania ed Olanda tra i paesi dissenzienti, cioè i principali pesi politici ed economici dell’Eurozona. In totale, i paesi dissenzienti sono 17.
Tra i paesi che invece non vogliono modificare la loro rotta, troviamo, oltre alla Banca Centrale Europea, la Francia. Questo è il paese che ha peggio subito il continuo saliscendi in Borsa dei titoli Greci e l’accumularsi di notizie prima rassicuranti poi preoccupanti sul futuro del paese ellenico.
Chi si oppone alla modifica dei termini dell’accordo lo fa perché teme che, mettendo in discussione quanto già deciso, si genererebbe una serie infinita e difficilmente sbloccabile di richieste di revisione da parte di tutti gli altri stati che hanno aderito