Parla la ex moglie di Italo Bocchino ai microfoni del Corriere della Sera. Gabriella Buontempo, stufa dei ripetuti tradimenti del marito, si lascia andare ad uno sfogo liberatorio senza precedenti.
Continue scappatelle, poi la storia durata tre anni con Mara Carfagna. La donna non ne ha più potuto e, adesso, racconta il suo dolore: “Il matrimonio nel ’95 fu un colpo di fulmine. Siamo andati a vivere insieme dopo due settimane. Ma se lei mi chiede se è stato rispettoso, non saprei dirlo. Ho subito tradimenti su tradimenti, ai quali ho sempre cercato di reagire pensando alla famiglia. E’ stata una sofferenza lunghissima, poi mi sono arresa all’evidenza“.
Il rapporto con il ministro Carfagna è stata l’ultima goccia: “Italo la usava come un giocattolo. Me lo diceva lui: guarda cosa le faccio dire. Mi ha mandato decine di lettere in cui mi dichiarava che lei, per lui, non contava nulla. Ci siamo scontrati tutti i giorni, per tre anni. Ho resistito“. Gabriella ha resistito sì, ma fino alle Regionali: “Quando lui le ha portato quei voti e lei ha dichiarato di essere un soggetto politico l’ho trovato mostruoso“.
L’argomento cade poi sulla storia estiva con Sabina Began. La Buontempo conferma tutto: “Credo sia vero. Lui ha peccato di grande ingenuità e lei si è dimostrata una ricattatrice“.
Quanto a quello che è stato il loro matrimonio la donna prosegue: “Queste di Italo mi sembrano cose da psicoanalisi. Soffre della dinamica dell’abbandono. Per lui è inconcepibile che io abbia chiuso la nostra storia. Mi diceva che il mio dovere era sopportare“.